Recensione di Minutoli Alessio - classe 3T (Oro blu, Storie di acqua e cambiamento climatico di Edoardo Borgomeo)

L'autore di questo saggio, laureato in ingegneria ambientale all'Imperial College di Londra, ha conseguito un dottorato in idrologia all'Università di Oxford. Attualmente, lavorando presso la Banca Mondiale, è responsabile degli interventi riguardanti l'uso delle risorse idriche e il cambiamento climatico. Avendo inoltre collaborato efficacemente con la FAO (organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) e progettato ed eseguito opere idriche, ha ricevuto un riconoscimento dall'ONU nel 2018, fino ad arrivare nel 2020 a riportare le proprie esperienze in questo suo libro.

All’interno del testo sono esposti i diversi utilizzi dell’acqua in varie nazioni mondiali. L'autore non espone unicamente le problematiche della gestione delle acque e le loro eventuali soluzioni, intende anche sensibilizzare su quanto l’acqua sia indispensabile per la vita e sostiene che ogni essere umano dovrebbe poterne rivendicare il diritto.

Il libro si propone come un viaggio: esso parla di 11 luoghi del mondo e di alcune loro caratteristiche sulla gestione positiva o meno dell’oro blu. L’autore descrive come prima nazione il Bangladesh, dove evidenzia il malfunzionamento degli argini della foce dei fiumi Gange e Brahmaputra, che causa ingenti immissioni di acque salate nel fiume e il consequenziale danneggiamento di campi agricoli e acqua potabile. La seconda nazione è il Brasile, dove sottolinea come la quantità di acqua impiegata nella produzione di energia idrica nella diga di São Francisco sottragga il bene primario ad altri settori. In seguito viene spiegata l’importanza di avere fognature adeguate, esponendo i numeri esponenziali di persone che ancora oggi sono senza strutture igieniche adatte. Spostandosi nel Medio Oriente, viene descritta la situazione alla foce dei fiumi Tigri e Eufrate, essi sono quasi in secca: il loro rifornimento di acqua è limitato dall’aumento delle temperature e dalle dighe in Turchia. Come ultima critica vengono prese in considerazione le mafie dell’acqua presenti in Pakistan, in Sicilia, ed in Messico. In quest’ultima nazione, l’acqua viene condizionata dai politici e utilizzata come merce di ricatto per ottenere più voti alle elezioni. Gli unici cenni positivi riguardano le nazioni Australia, Nuova Zelanda e Olanda. Nelle due nazioni oceaniche si sta lavorando al fine di rendere i fiumi soggetto giuridico, in modo da poter denunciare qualsiasi atto nocivo su essi. Gli olandesi, invece, riescono a rendere la loro esperienza dell’acqua un business, essi costruiscono polder dal XIII secolo e i ⅖ del loro territorio è costituito da canali, dighe e argini.

Il libro ha un modo particolare e affascinante di spiegare. La lettura risulta nel complesso scorrevole e molto interessante, trattando argomenti di attualità può interessare un’estesa fascia di popolazione. Avere la sicurezza di leggere un testo stilato da una persona talmente esperta, rende l’intera lettura più accattivante e convincente, rendendolo un estremo punto di forza. La scelta dei temi è estremamente apprezzabile. L’autore non tratta argomenti conosciuti e già sviluppati ampiamente da altri, ricercando temi più insoliti, spiegando chiaramente il retroscena. Ritengo il libro ottimo ed una fonte di informazione per tutte le persone di ogni età.

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