RECENSIONE
Laura Pugno è una scrittrice nata a Roma nel 1970, autrice poliedrica di romanzi, poesia, saggi e testi teatrali, che ha vinto anche molti premi letterari.
Sirene è il suo romanzo d'esordio, recentemente ripubblicato da Marsilio.
La trama di Sirene è intrigante e si svolge in un mondo distopico tra la fantascienza e l'horror. Non molti i personaggi e fra questi i meglio delineati sono il protagonista, Samuel, e Mia.
Questo libro ci dà uno spaccato su un futuro possibile e terribile legato al nostro scarso raziocinio di homo sapiens sapiens (?); dimostra che siamo il vero cancro della Terra, incapaci di conservare per le generazioni future lo splendido pianeta blu, rapaci e violenti sterminatori di ecosistemi senza mai pensare al domani o al prossimo, veri violentatori di specie, a partire dalla nostra.
Tratto caratteristico di questo breve romanzo, circa 150 pagine, è la totale mancanza di retorica unita ad un linguaggio secco e, a mio giudizio, efficace che perfettamente si adatta alla trama. Ecco ad esempio la descrizione di una piccola sirena appena nata: «La pelle era chiarissima, con la sfumatura perlacea che preannunciava il mezzoalbinismo nell’esemplare adulto. La parte inferiore del corpo era perfettamente formata, con lo spacco della vagina e la grande pinna caudale. Nessun accenno di gambe e ginocchia. I capelli erano un’unica massa elastica e muscolare azzurro vivo.» La principale pecca da me riscontrata nel libro è, invece, proprio la sua brevità: avrei voluto avidamente leggere di più.
Sirene è quindi un testo originale, un libro creepy adatto ad Halloween (e non solo) a cavallo tra l'horror e il racconto di fantascienza post-apocalittica, genere che trovo particolarmente stimolante e capace di far riflettere anche sul presente e sulle azioni da intraprendere per evitare una possibile catastrofe prossima - ventura.
Il finale è stato, infine, una delle sezioni per me più intriganti: imprevisto e imprevedibile, che dire, una bella esperienza di lettura.
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